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  • Immagine del redattoreGiovanna Catanzaro

5 riflessioni sul Copywriting

"Mi occupo di Copywriting".

"Ah, fantastico...e che roba è?".


In Italia non rientra di certo tra i mestieri più noti e spesso lo si confonde col 'copyright'. Un po' c'entra coi diritti d'autore, nel senso che è buona abitudine non rubare i copy altrui, ma 'sti copy che sono?

Nel settore pubblicitario, un copy è un testo volto ad incoraggiare i consumatori a comprare beni o servizi. In generale, spinge il lettore a compiere delle azioni che si riflettano positivamente sulle vendite e sulla reputazione dell'azienda. 

Per questo un copywriter ha il compito di vagliare il senso di ogni singola parola:

nei suoi testi, la scelta dei singoli termini e l'ordine in cui vengono collocati all'interno delle frasi hanno un intento ben preciso. 

Negli ultimi tempi mi sono esercitata nell'analisi dei testi di alcuni siti aziendali.

Le attività che ho preso in considerazione sono dedite al commercio di farine, pasta, cibi surgelati, arredamento e prodotti realizzati in carta.

 

Grazie a questo esercizio ho notato alcune tendenze su cui ho fatto delle riflessioni.

Le condivido qui di seguito, proponendo correzioni a formule e frasi che forse sono presenti anche nei tuoi testi. 

 

Spero ti risultino utili. :) 

Pronto a partire?


Una storia che dura da più di cento anni: storicità e vendita


Foto di famiglia in bianco e nero di inizio Ottocento

Mi sono imbattuta in frasi come: "Grazie alla lungimiranza del fondatore che nel 1920...", "di padre in figlio”, “da generazioni”... 


Sono molte le attività che tendono a ribadire l'importanza della storicità della propria azienda. 


Ci sta, ma un’azienda nata l’altro ieri non per forza ha più svantaggi rispetto ad una che invece è nata nel 1915 se entrambe fanno tesoro di tutto quel che la scienza ha scoperto sinora. 

 

Non è per forza e solo una questione di tempo.

 

Io metterei in risalto solo quei passaggi che hanno permesso alla tua produzione di evolversi, in termini di qualità o quantità, facendoti spiccare rispetto alla concorrenza. 


Tecnicismi e perché sopprimerli in un copy


Mani che manipolano fili elettrici di un dispositivo elettronico

'Know-how' e 'core-business' tra farine, divani o sacchetti di carta stonano un po', vero?


Mi risulta difficile credere che un cliente venuto sul tuo sito a dare un'occhiata ai tuoi salotti si dica: "Fermi un attimo, devo sapere cos'è il 'know-how'!". Sì, certo, non vede l'ora! :p 


Sostituirei questo termine con 'abilità' e 'conoscenze'; core-business lo cambiamo con "la nostra principale attività" e abbiamo risolto anche questo problema.  


Individuando la tua clientela ideale, eviterei di dargli dei grattacapi. 


Andrei al sodo usando parole semplici. 


Prodotti magnifici per clienti estatici: il copywriting è magico fino a 'na certa


Johnny Depp nei panni del cappellaio matto

In totale, avrò analizzato i testi di una cinquantina di siti. 


Mi sembra di aver navigato tra una marea di termini ed espressioni quali: professionalità, passione, nobile arte, antico mestiere, qualità, naturalità, prodotto eccelso... 

 

Peccato, però, che da soli non dicano molto.

 

Ne vuoi una prova?

 

Ti faccio 3 esempi:

 

1) essere professionali è un concetto mooolto relativo. Tutti possiamo essere convinti di esserlo ma affermarlo non costituisce alcuna garanzia; sono certa che il tuo prodotto soddisfa delle esigenze ben precise. Farei leva su quelle; 

 

2) siamo leader del settore… Anche questo dato andrebbe corredato da una classifica ufficiale, così da spiccare rispetto alla concorrenza con dei dati di fatto; 

 

3) la “naturalità” dell'alimento che vendi è dovuta al fatto che non viene trattato con additivi chimici? Anche questo è un dato dimostrabile?

 

Questo vuol dire dare peso ad ogni cosa che dici. 

 

Certo, la maggior parte dei tuoi clienti non analizza i tuoi testi come fa uno studente di copywriting (in modo un tantino maniacale XD) ma si fa molte domande lo stesso: se non ha ancora provato il tuo prodotto, un buon grado di diffidenza ce l’ha.  


Tu ami i tuoi prodotti. Lui non ancora. ;) 


I nostri valori


Campo di girasoli, cielo e pala eolica sulla destra

Nelle sezioni "Chi siamo" e "I nostri valori", hai precisato che la tua azienda agisce in modo etico, nel rispetto dell'ambiente e così via. 


Fossi in te, non diventerei ossessivo ribadendolo in tutti i laghi e in tutti i luoghi e - tra l'altro - usando sempre gli stessi termini. 


Ad esempio, per esprimere il tuo amore per la natura, potrebbe essere più utile ed efficace dimostrare, basandoti su dati oggettivi, che la tua azienda ha ridotto le emissioni di CO2 del tot% rispetto all'anno scorso.


Dovere o potere?


Esplorando alcuni siti volti alla promozione di prodotti gluten-free e alcune recensioni degli stessi, mi sono imbattuta in queste due frasi: 

 

Per chi segue specifici regimi alimentari

 

VS

 

per chi deve seguire una dieta priva di glutine.

 

La prima espressione si rivolge al cliente ideale in modo neutro. Può essere troppo generica, forse, ma è inserito in un contesto in cui è ben chiaro che si sta parlando di pasta senza glutine.

 

La preferisco rispetto alla seconda espressione perché quest’ultima, pur essendo più precisa, contiene il verbo ‘dovere’ di cui – a mio avviso – si può fare anche a meno.

 

Invece di ricordargli quel che ‘deve’ fare, mi concentrerei, piuttosto, su quanto sia piacevole mangiare il tuo prodotto con gli altri commensali. Seguire diete diverse non è un problema; il tuo prodotto rappresenta una possibilità.


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