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I primi passi per diventare stuntman - Uno sguardo oltre il ciak con Giuseppe Calculli

  • Immagine del redattore: Giovanna Catanzaro
    Giovanna Catanzaro
  • 18 lug
  • Tempo di lettura: 3 min

Salti, soffocamenti e combattimenti: potremmo riassumere così il corso di “Stunt & Film Fighting” che Giuseppe Calculli ha seguito negli ultimi mesi presso la Stunt Gym Boutique di Milano, ma sarebbe una sintesi ingiusta. Quel percorso rappresenta uno spazio in cui affrontare paure, uscire dalla comfort zone e abbracciare nuovi punti di vista. Nelle prossime righe, planeremo sul mestiere più rischioso del cinema, per scoprire da vicino emozioni e curiosità spesso trascurate: quelle che animano il mondo di uno stuntman.


Giuseppe Calculli durante uno shooting fotografico nella posa tipica di chi sta per saltare da terra

Dalla comfort zone si esce anche saltando. 😀 


Sì, e viene anche un po' di fifa, ma la motivazione è più grande. 


A infondere sicurezza, poi, ci sono gli insegnanti con le loro competenze e i compagni di corso immersi nella stessa avventura. Ci si fida a vicenda e, insieme, si superano le paure. 


Ho visto un reel, sul tuo profilo Instagram, in cui simuli un soffocamento.


Quelli erano gli esercizi preliminari: il sacchetto della spazzatura era "solo" poggiato sul viso. Poi arriva il momento in cui bisogna infilarci la testa, e non è il massimo, soprattutto se sei un po' claustrofobico come me. Ancora una volta, la complicità ha un ruolo centrale.


La sfida che ti ha emozionato di più.  


Memorizzare in poche ore un combattimento tratto dal film Kingsman: Secret Service. Temevo di non riuscirci, e il passaggio da un bastone di gomma a un ombrello vero e piuttosto ingombrante mi ha un po’ spiazzato. Ma ce l’ho fatta ed è stata una bella soddisfazione. 


Dalla preparazione al grande schermo: come riassumeresti questo passaggio?


Con un esempio concreto: l’inseguimento di 15 minuti che puoi ammirare nel film Furiosa: A Mad Max Saga è stato realizzato in 78 giorni di riprese e con il lavoro di circa 200 stuntmen. 


Soffermandomi sullo stesso franchise, rifletto su un altro aspetto del lavoro dello stuntman: a volte, per questioni di tempo e budget, si ha soltanto una possibilità di riuscita. Questo accade in Mad Max: Fury Road, dove lo stuntman che guida il camion riesce a ribaltarsi e a fermarsi nel punto esatto al primo tentativo.


Ho visto il video del backstage di quella scena… Help! :D Immagino ci sia qualcuno preposto alla sicurezza degli stunt.


È lo Stunt Coordinator che, oltre a pianificare e organizzare gli stunt, assicura che tutte le scene d'azione vengano realizzate usando le attrezzature adeguate e adottando tutte le precauzioni del caso. 


Una leggenda dello stunt.


Avendo citato poco fa le attrezzature, direi Dar Robinson. 


Oltre ai suoi 19 record mondiali e 21 primati, Robinson ha introdotto nello stunt il deceleratore, ovvero un dispositivo che permette di riprendere una caduta dall’alto senza mostrare l’airbag posizionato a terra. 


Inoltre, esperto in diverse discipline acrobatiche, non si è rotto un solo osso in 19 anni di onorata carriera. 


Facendo delle ricerche, ho notato che nel settore ci sono molti artisti poliedrici.  


Uno tra questi è senza dubbio l’eroe della mia infanzia, Jackie Chan: attore, artista marziale, stuntman, produttore cinematografico, regista, sceneggiatore, doppiatore e cantante. 


Provavo ad imitarlo e mi divertivano molto gli errori di scena montati tra i titoli di coda. Pensavo fossero delle gag. Oggi so che sono il risultato di un duro e lungo lavoro.


Degni di nota sono anche Jet Li e Tony Jaa. Entrambi riescono a riprodurre combattimenti pazzeschi in cui tecnica, velocità e creatività si fondono in un’unica scena. Il tutto, senza alcun espediente tecnologico. 


Credo che riguarderò Romeo non deve morire. ❤

Ti va di consigliarmi una saga? 


John Wick con gli stunt di Keanu Reeves.


Nei primi quattro capitoli, l’attore ha dato tutto sé stesso, anche rischiando la vita (penso alla scena in cui corre a cavallo nel traffico di New York in John Wick 3: Parabellum).


Oggi, in vista del V capitolo, pare stia indicando quali stunt è disposto a fare e quali no. Riconoscere i propri limiti mi sembra una vera e propria qualità. 


Per questa prima immersione nello stunt, ti sei recato a Milano diverse volte nell’arco di 8 mesi. 


Sì, ed è stata una fortuna. A tal proposito, ringrazio Simone Belli (Stunt Coordinator), Salvatore Bulferi e i compagni che con me hanno seguito il corso “Stunt & Film Fighting” presso la Stunt Gym Boutique di Milano (2024-2025).


Al momento, la formazione in questo settore è concentrata a Roma e a Milano. Sarebbe bello se si estendesse anche tra Bari e dintorni. 


Te lo auguro. ❤ Grazie per aver condiviso tutto questo, Peppe.


Qui puoi vederlo alle prese con alcune esercitazioni, tra soffocamenti, combattimenti e cadute.




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